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Perchè i noli marittimi sono in continuo aumento
19 Gennaio 2021
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Perchè i noli marittimi sono in continuo aumento

Vediamo perchè i noli marittimi sono in costante aumento.

I caricatori e gli spedizionieri europei si sono rivolti alla Commissione europea per denunciare le attuali pratiche messe in atto dagli armatori delle navi portacontainer di linea perché le catene di approvvigionamento delle merci stanno subendo sempre maggiori incrementi.

Lo ha reso noto Clecat spiegando che le associazioni si incontreranno con esponenti di Bruxelles nelle prime settimane del 2021 per dimostrare i danni che secondo loro il comportamento dei vettori sta causando alla crescita del commercio in un periodo di recessione economica.

C’è il rischio che qualche azienda europea si trovi in gravi difficoltà se permane questa situazione di indisponibilità dei container e di elevate tariffe per il trasporto via mare dall’Asia all’Europa e non solo.

I noli marittimi sono in costante aumento e …

In una lettera congiunta alla Direzione Antitrust della Commissione europea, la European Freight Forwarders’ Association (Clecat) e l’European Shippers’ Council (Esc), rispettivamente l’associazione continentale degli spedizionieri e dei caricatori, hanno informato la Commissione su questioni che riguardano la violazione di contratti esistenti, l’inserimento di condizioni irragionevoli per l’accettazione delle prenotazioni e l’applicazione di tariffe molto superiori a quelle concordate nei contratti.

Questa situazione colpisce in particolare le piccole imprese europee con riserve finanziarie limitate.

Le conseguenze negative delle pratiche dei vettori sono avvertite nella stessa misura da molte aziende più grandi, tra cui la vendita al dettaglio, la moda, l’industria automobilistica, i cosmetici e le attività informatiche.

Secondo la denuncia dei caricatori i vettori marittimi si sono riservati la possibilità di modificare le tariffe ogniqualvolta lo ritengano opportuno, nonostante i noli e gli oneri specifici concordati.

“Le compagnie di navigazione continuano a incrementare le loro tariffe con supplementi, aumenti generali dei noli, ecc. Allo stesso modo, i caricatori e gli spedizionieri si trovano a dover affrontare il problema delle prenotazioni rifiutate e dei carichi rinviati nei casi in cui i vettori ritengono più redditizio accettare spedizioni con tariffe più elevate per una particolare rotta” si legge ancora nella nota di Clecat e Esc.

Tra le pratiche considerate “inaccettabili” vi è anche quella per cui gli spedizionieri si vedono rifiutare prenotazioni già confermate in precedenza al solo fine di ottenere nuovi booking a tariffe spot notevolmente più elevate.

“L’interruzione della catena di fornitura delle merci a causa del numero senza precedenti di blank sailing (fino al 30% su alcuni traffici), combinata con la mancanza di affidabilità dei servizi (solo il 50% delle navi è risultato puntuale nell’ultimo anno), ha portato all’attuale carenza di container vuoti” aggiungono ancora i clienti delle shipping line. 

Un cane che si morde la coda perché questa scelta costringe spedizionieri e caricatori a dover affrontare spese extra anche in export dal vecchio Continente, tra cui i “sovrapprezzi per lo sbilanciamento dell’equipment” che gli stessi vettori marittimi contribuiscono a generare per propria convenienza.

“Se le compagnie di navigazione decidono di rispedire container vuoti in Cina per motivi commerciali, è discutibile la scelta di applicare un sovrapprezzo per lo sbilanciamento delle attrezzature” fanno notare Clecat e Esc.

Tutti possiamo notare comee nei primi mesi del 2021 il trend di crescita dei noli per il trasporto di container via mare sia proseguito senza sosta.

Infine la comunicazione inviata a Bruxelles torna a chiamare in causa il Block Exemption Regulations concesso ai consorzi armatoriali.

“L’anno scorso – si legge – i caricatori, gli spedizionieri, gli operatori dei terminal e altri operatori della catena di approvvigionamento marittimo hanno espresso la loro insoddisfazione per la decisione della Commissione europea di estendere ancora una volta il regolamento di esenzione dalle norme Antitrust per la categoria dei vettori marittimi di linea.

Gli accordi delle alleanze autorizzano i vettori a concordare collettivamente i blank sailing”.

In conclusione la denuncia dei caricatori è questa:

“L’attuale carenza di capacità ha consentito ai vettori di aumentare significativamente le tariffe sul mercato spot.

Le pratiche irragionevoli dei vettori in materia di attrezzature per container, tariffe, controstallie e oneri di detention rappresentano un grave rischio per la capacità di ripresa economica in Europa. Esc e Clecat, i cui membri sono stati particolarmente colpiti dai cambiamenti unilaterali delle tariffe e dei servizi dei vettori, invitano la Commissione Europea ad adottare azioni simili a quelle delle autorità competenti in altre parti del mondo”.

Parleremo di questo e degli altri “stravolgimenti” degli ultimi mesi, innescati dal Covid 19, nel webinar GRATUITO:

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